Whitney Houston in foto: vita e morte di una diva
Diva, icona, una delle voci più potenti e riconoscibili al mondo e una carriera che farebbe invidia a molti… Chi non conosce Whitney Houston? La morte di colei che a gran voce venne soprannominata "The Voice" ha rappresentato una perdita irreparabile per la musica.
Potremo (forse) buttarci alle spalle un po' della nostalgia che proviamo grazie al biopic "Whitney - Una voce diventata leggenda", in uscita in Italia il 22 dicembre 2022. All'attrice Naomi Ackie è stato affidato il difficile (difficilissimo) compito di vestire i panni della straordinaria cantante e raccontarci la sua vita.
Nata il 9 agosto 1963 a Newark, nel New Jersey, Whitney Houston cresce circondata dalla musica. Sua madre, Cissy Houston, è una rinomata corista rhythm and blues e la cugina della famosissima cantante Dionne Warwick. Whitney, che vuole seguire le orme di sua madre, inizia a cantare nel coro della Newark Baptist Church.
La sua vera carriera da corista inizia nell'adolescenza. Canta per gruppi come Jermaine Jackson, Neville Brothers, Lou Rawls o Michael Zager Band. È in quel momento che viene notata anche per la sua bellezza e inizia a lavorare come modella. Nel 1981, infatti, appare sulla copertina di importanti riviste come "Cosmopolitan", "Glamour", "Seventeen" e "Vogue".
Viene notata anche dalla televisione e le vengono offerte alcune comparsate, nei panni di se stessa, ma non solo ( in serie televisive come "La piccola grande Nell" e "Il mio amico Ricky", per esempio).
Nel 1983 il suo talento e la sua potenza vocale, un mix esplosivo di pop e gospel, vengono notati dalla casa discografica Arista, che le fa firmare un contratto. Il suo primo album, intitolato semplicemente "Whitney Houston", esce due anni dopo. A quest'album si devono brani leggendari come "How Will I Know", "Saving All My Love for You" o "Greatest Love of All". Trascorre i due anni successivi in tour per promuovere il suo album.
L'album è un enorme successo e batte tutti i record, con 25 milioni di copie vendute in tutto il mondo, 13 volte disco di diamante: un record di vendite per il primo album di un artista.
A quel tempo, Michael Jackson le aveva fatto da apripista, rendendo già popolare la black music dandole un tocco pop, ma Whitney Houston fa di più: è grazie a lei che la musica assiste ad una vera e propria rinascita dell'R'nB degli anni '80, alla tradizione di Aretha Franklin.
Ma è soprattutto la sua voce quasi sovrumana, l'intensità con cui canta e i crescendo che padroneggia come nessun altro che la elevano rapidamente al rango di star. A riprova del suo successo internazionale, in questo periodo interpreta un brano per le Olimpiadi estive di Seoul, "One Moment in Time".
Nel 1987, il suo secondo album, "Whitney", raggiunge il numero 1 nelle vendite al momento della sua uscita. Include altri successi, come "I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me)". Questo brano, con sonorità pop-disco, ha venduto 4,2 milioni di copie e viene trasmesso ancora oggi.
Il video diventa uno dei simboli degli anni '80 e delle sue tendenze: con un makeup coloratissimo, su uno sfondo altrettanto colorato, vediamo la giovane Whitney in abito rosa, che canta davanti alla telecamera.
Molto coinvolta in vari progetti di beneficenza, sostiene in particolare bambini e malati di AIDS. Nel 1989 fonda la Whitney Houston Foundation For Children Inc., che aiuta i bambini senzatetto e malati. Si esibisce in molti concerti di beneficenza.
Nel 1990, Whitney Houston pubblica il suo terzo album, "I'm Your Baby Tonight". Ha meno successo rispetto ai due che l'hanno preceduto, ma, rappresenta l'inizio della sua collaborazione con il produttore Babyface, che diventerà uno dei suoi più stretti collaboratori. È con lui che Whitney che si avvicina alle sonorità Urban/Soul che ritroviamo in quest'ultimo album. Babyface parteciperà a tutti i suoi album successivi.
Lo stesso anno Whitney si trasferisce in una sontuosa villa che aveva acquistato a Mendham, nel New Jersey. Corrono varie voci sulla sua vita sentimentale: sembrerebbe che abbia avuto una relazione con Jermaine Jackson, Eddie Murphy e il giocatore di football americano Randall Cunningham.
Ma ufficializza rapidamente la sua relazione con il cantante hip-hop Bobby Brown. Nel 1992 la coppia si sposa davanti a ben 800 invitati! La relazione non piace ai suoi fan. Bobby Brown ha già tre figli, è noto per essere un donnaiolo e ha avuto alcuni problemi con la legge. Anche se per molti il vero problema sarebbe piuttosto Whitney: un carattere difficile, dicono, insopportabile.
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In effetti, anche se è stato rivelato solo di recente, questo matrimonio non sarebbe stato altro che una cortina di fumo. Dopo la morte della cantante, si renderà noto che era bisessuale. Per anni avrebbe avuto una relazione di lunga data con la sua amica Robyn Crawford, che aveva conosciuto negli anni '80. Lo conferma proprio quest'ultima dopo la morte di Whitney. Ma i genitori della cantante, molto credenti, si erano opposti a questa relazione, che non ha mai potuto esprimersi liberamente alla luce del sole.
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Così nel 1993, sempre con Bobby Brown e nonostante le difficoltà, dà alla luce una bambina, Bobbi Kristina Brown. La sorte di Bobbi Kristina seguirà quella di sua madre: la giovane morirà nel 2015, a soli 22 anni.
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Dopo la nascita della figlia, interrompe la sua carriera musicale per dedicarsi al cinema. Nel 1992 la vediamo in "Guardia del corpo" con Kevin Costner. Il film è un successo internazionale. La colonna sonora, la famosissima canzone "I Will Always Love You" è la hit numero 1 in molti paesi e diventerà la più grande hit di Whitney.
Ha continuato a filmare rapidamente come attrice: "Where are the men? (Waiting to exhale)" nel 1995 e in "L'ultima preghiera" nel 1996. Ha anche cantato nelle colonne sonore dei due film.
Nel 1998 torna al suo primo amore e alla musica. Pubblica l'album "My Love Is Your Love". Troviamo lì la canzone omonima e altri successi come "It's Not Right But It's Okay," o "If I Told You That ". È un nuovo successo planetario mai visto prima.
In questo album, canta in duetto con Mariah Carey "When You Believe", colonna sonora del film d'animazione "Il principe d'Egitto", che vince l'Oscar per la migliore canzone nel 1999.
La prima compilation delle sue canzoni è stata pubblicata nel 2000: "Whitney, The Greatest Hits". L'album ha venduto oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo. Vi troviamo il brano "If I told you that", uscito nel 1998, ma passato piuttosto inosservato. Qui, l'iconico George Michael unisce la sua voce a quella della diva. Oggi questo duetto è leggendario.
Il declino della cantante inizia negli anni 2000. Whitney ha vissuto una vita tumultuosa con suo marito. A poco a poco, cade nelle dipendenze. Viene persino arrestata all'aeroporto delle Hawaii per possesso di sostanze stupefacenti.
Per spiegare i suoi problemi di dipendenza, Whitney Houston rivela di essere stata maltrattata da sua cugina, la cantante Dee Dee Warwick, sorella di Dionne Warwick, che avrebbe subito la stessa cosa. Ma questa informazione non sarà confermata fino al 2018, quando uscirà il documentario sulla vita del cantante, "Whitney", di Kevin Macdonald.
Nel 2001 partecipa al concerto per i trent'anni di carriera solista di Michael Jackson. Si esibisce in "Wanna Be Startin' Somethin'" con Usher e Mýa. La sua performance preoccupa i fan dell'artista e la stampa: appare sul palco magra e insicura. I suoi album successivi, "Just Whitney" nel 2002 e "One Wish: The Holiday Album" nel 2003 ottengono solo un discreto successo.
Nel 2006, Whitney Houston divorzia dal marito. Pubblica poi la compilation "The Ultimate Collection" e l'album "I Look to You" nel 2009. Il disco è al primo posto nelle vendite negli Stati Uniti e in diversi paesi europei. E nonostante stia riscontrando problemi di salute che colpiscono le sue corde vocali, intraprende un tour mondiale.
Nel 2010, ristampa il suo primo album con bonus track, "Whitney Houston, The Deluxe Anniversary". Pubblica poi una nuova compilation, "The Essential Whitney Houston".
Nel 2012, mentre si apprestava a partecipare alla 54ª edizione dei Grammy Awards, Whitney Houston è stata trovata priva di sensi nella sua vasca da bagno al Beverly Hills Hilton in California e furono inutili gli sforzi dei paramedici. La cantante morì poche ore dopo, all'età di 48 anni. Il mondo era sotto shock.
Secondo l'autopsia, soffriva di una malattia cardiovascolare, aggravata dall'assunzione di sostanze illecite. È annegata nella sua vasca da bagno.
Dal 202o, un ologramma della cantante si esibisce a Las Vegas ed è portato in tour per il mondo. Un modo, forse un po' macabro, per mantenere vivo il ricordo di una grandissima artista dalla voce senza eguali.