È morta Christine Boisson, l'attrice che si rifiutò di diventare un mito

Addio a un mito che non voleva esserlo
Leggenda degli anni '70
Dalla Provenza a Parigi
Proprio Jaeckin ne fu lo scopritore
Visionaria
Successo iniziale
Rifiutate decine di progetti
La carriera che voleva
Ha lavorato con i migliori
Un episodio oscuro
Ritiro discreto e graduale
Addio a un mito che non voleva esserlo

Christine Boisson, un'attrice ipnotica che ha portato la sua carriera dove voleva e non dove dettavano i desideri dell'industria, è morta nella sua casa di Parigi all'età di 68 anni.

 

Leggenda degli anni '70

Ancor prima di compiere 20 anni, era già considerata un mito e un sogno proibito per milioni di persone negli anni '70, ma Christine Boisson aveva ben chiaro cosa voleva e, soprattutto, cosa non voleva.

 

Dalla Provenza a Parigi

Nata nella Provenza francese nel 1956, Christine Boisson si trasferisce a Parigi per terminare gli studi ed è lì che inizia a lavorare come modella presso la nota agenzia di modelle Catherine Harlé.

Proprio Jaeckin ne fu lo scopritore

È stato durante uno dei suoi lavori da modella che Just Jaeckin, regista di 'Emmanuelle' (1974), l'ha scoperta nel bel mezzo della pre-produzione del suo film fetish.

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Visionaria

Il regista ebbe chiaro fin dal primo momento che era perfetta per il ruolo di Marie-Ange, consapevole che insieme a Sylvia Kristel avrebbero trasformato il suo film in un elemento cult del cinema degli anni '70.

Successo iniziale

Christine Boisson aveva appena 18 anni quando uscì nelle sale 'Emmanuelle', a cui si aggiunse il suo famoso ne 'Il montone infuriato0 e, appena un anno dopo, una misurata riunione con Sylvia Kristel in 'Giochi di fuoco' (1975).

 

Rifiutate decine di progetti

Christine Boisson era una delle donne più desiderate del pianeta ma voleva fare l'attrice e, da quel momento in poi, avrebbe rifiutato qualsiasi ruolo che mirasse allo sfruttamento flagrante del suo aspetto.

La carriera che voleva

La sua carriera prese una svolta radicale e iniziò ad alternare il cinema e la televisione con il teatro, dove interpretò opere classiche come Shakespeare, Cechov e Jean Magnan. Tra i suoi grandi titoli spicca 'Identificazione di una Donna' (1982) di Michelangelo Antonioni, o 'Liberté, la Nuit' (Philippe Garrel, 1984).

 

Ha lavorato con i migliori

Nel corso di oltre 35 anni di carriera e cinquanta titoli, Christine Boisson ha lavorato anche con star come Olivier Assayas (Nuova vita, 1993), Jonathan Demme (The Truth About Charlie, 2002, nella foto) o Maïwenn (Le Bal des actrices, 2009).

Un episodio oscuro

Nel 2010 ha vissuto un momento oscuro nella sua vita che avrebbe cambiato tutto, quando ha tentato di togliersi la vita dopo una lite con il compagno. Sarà salvata dai vigili del fuoco dopo essere salita sul terrazzo del suo palazzo.

 

Ritiro discreto e graduale

Dopo quell'incidente, Christine Boisson non ha più lavorato in grandi produzioni, anche se è apparsa in alcuni cortometraggi e ha fatto una tournée teatrale rappresentando Tennessee Williams, segno di un ritiro tanto discreto quanto elegante.