Facebook sempre più in crisi

Pesante crollo in borsa
Quanti sono 230 miliardi?
Senza Facebook e Instagram in Europa?
Senza uso di dati, niente business
Più difficili da tracciare
I dati sono soldi
Troppo grande per fallire?
Tik Tok è il vero nemico
Facebook perde utenti per la prima volta nella sua storia
Trasferimento di dati
Una realtà complessa
Risposta dell'Unione Europea
L'Europa non ha paura dei giganti tecnologici
Privacy e sicurezza nazionale
Meta o la rivoluzione in sospeso
Metaverso
Un sogno (forse un brutto sogno)
Ritorno a Second Life
Scandali passati (e futuri?)
Sempre lo stesso Facebook
Pesante crollo in borsa

I primi di febbraio 2022, la società madre di Facebook, Meta, ha subito il più pesante crollo della sua storia a Wall Street. Il valore dell'azienda è sprofondato di oltre il 26%, pari a circa 230 miliardi di dollari.

Quanti sono 230 miliardi?

Per comprendere l'entità della perdita economica affrontata da Facebook (ora Meta), basti pensare che 230 miliardi di dollari corrisponde grosso modo al prodotto interno lordo del Portogallo. Stiamo parlando della più grande caduta in borsa di un'azienda nella storia di Wall Street.

Senza Facebook e Instagram in Europa?

Allo stesso tempo, in un documento inviato da Meta all'autorità americana garante del mercato, l'azienda ha minacciato di ritirare Facebook e Instagram dall'Europa a causa del regolamento sul flusso dei dati stabilito dall'UE.

Senza uso di dati, niente business

Poche ore dopo l'annuncio, da Meta è arrivata la smentita. Pare che si potranno ancora utilizzare Facebook e Instagram nell'UE, ma tutto ciò è un chiaro segnale dell'enorme preoccupazione di Mark Zuckerberg: secondo i calcoli interni dell'azienda, il fatto che i dati degli utenti non possano essere utilizzati a fini commerciali influirebbe materialmente e negativamente sulla sua attività.

Più difficili da tracciare

Secondo il New York Times, i nuovi protocolli sulla privacy di Apple potrebbero far perdere a Meta 10 miliardi di dollari di incassi, poiché ostacolano il tracciamento dei dati degli utenti di iPhone.

I dati sono soldi

Un'analisi condotta da Investopedia indica che il 97% degli introiti di Meta proviene dalle vendite risultanti dalla pubblicità mirata, basata su specifici dati demografici. Agli inserzionisti vengono forniti dati dettagliati sul profilo dell'utente che permettono loro di indirizzare gli annunci a gruppi target ben precisi. Ciò è possibile grazie all'uso dei dati personali dei consumatori da parte di Facebook o Instagram.

Troppo grande per fallire?

Per il momento, il caso di Facebook conferma la frase che ricorre con frequenza nel mondo degli affari: è "troppo grande per fallire". Ma il suo tracollo a Wall Street ha trascinato giù altre aziende tecnologiche come Twitter, Spotify e Amazon.

Tik Tok è il vero nemico

Allo stesso tempo, Zuckerberg ha ammesso al New York Times che l'azienda sta subendo la competizione durissima della piattaforma di social networking rivale TikTok.

Facebook perde utenti per la prima volta nella sua storia

Inoltre, a febbraio 2022 Facebook ha dichiarato di aver perso utenti a livello globale per la prima volta dalla sua nascita. Il social network fatica ad attrarre le generazioni più giovani.

Trasferimento di dati

Inoltre, secondo Bloomberg, la disputa in corso con i regolatori dell'UE mette a rischio la possibilità di continuare a trasferire i dati negli Stati Uniti.

Una realtà complessa

"La realtà è che Meta dipende dai trasferimenti di dati tra l'UE e gli Stati Uniti per offrire servizi globali", segnala Bloomberg, citando un portavoce della società.

Risposta dell'Unione Europea

I rappresentanti del governo francese e tedesco hanno risposto alla minaccia di Mark Zuckerberg.

L'Europa non ha paura dei giganti tecnologici

"I giganti digitali devono capire che il continente europeo resisterà e affermerà la sua sovranità", ha affermato il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire.

Privacy e sicurezza nazionale

In ogni caso, la Commissione europea continuerà a negoziare con Meta. Il suo obiettivo dichiarato è quello di garantire la conformità dell'uso dei dati con l'orientamento dell'UE e al contempo conseguire l'equilibrio tra la privacy e la sicurezza nazionale.

Meta o la rivoluzione in sospeso

Mark Zuckerberg annunciava la ridenominazione di Facebook in Meta nel 2021. Rappresentava una promessa di rivoluzione per il social network.

Metaverso

Il concetto di Meta è stato costruito intorno all'idea del Metaverso, una realtà virtuale che ridefinirebbe le interazioni sociali online così come le conosciamo. L'investimento previsto dalla società in questo progetto ammonta a 10 miliardi di dollari.

Un sogno (forse un brutto sogno)

Mark Zuckerberg ha descritto il Metaverso come un mondo fantastico, alimentato da un mix di tecnologia e dei nostri sogni più arditi. Qualcosa di simile al film di fantascienza 'Ready Player One'.

Ritorno a Second Life

Ma alcuni giornalisti si sono mostrati più critici con la favolosa promessa del metaverso di Zuckerberg. Rachel Metz della CNN, per esempio, l'ha descritto come "una squallida combinazione di un'altra app di realtà virtuale sociale, Rec Room, e il pionieristico mondo virtuale Second Life". Nella foto, un'utente di Second Life.

Scandali passati (e futuri?)

Forse il vero sogno è solo quello di Mark Zuckerberg, che crede di poter "ripulire" la sua azienda dagli scandali legati al controverso uso dei dati per scopi politici, come quelli della Brexit e di Cambridge Analytica.

Sempre lo stesso Facebook

Si ha l'impressione che l'affrettato rebranding sia stato un tentativo di sbarazzarsi di un nome ormai messo in discussione, quello di Facebook. Per il momento, il cambio in Meta non è bastato a risolvere i problemi di Mark Zuckerberg. Insomma, nuova faccia, ma stessi servizi.

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