I furti più famosi della storia: la Gioconda, l'Urlo e molti altri ancora
L'orologio rubato al pilota Ferrari lunedì 18 aprile 2022, il giorno di Pasquetta, era un raro pezzo da collezionisti: un Richard Mille Rm 67-02 personalizzato (tanto che il suo nome è proprio 'Richard Mille RM 67-02 Charles Leclerc'), dal valore di circa 2 milioni di dollari, o almeno, secondo il Corriere della Sera, è questo il valore di un orologio simile battuto all'asta da Christie's nel 2002.
I ladri sembra siano andati a colpo sicuro con il pilota monegasco... come è successo moltissime altre volte nella storia. La cronaca, infatti, è piena di esempi di furti clamorosi, alcuni davvero rocamboleschi, la maggior parte dei quali sono avvenuti nei più prestigiosi musei del mondo. Sei curioso di sapere quali?
Noi italiani scherziamo sempre sul fatto che un simbolo dell'italianità sia conservato in Francia, ma qualcuno in passato ne era davvero convinto, tanto da decidersi a rubarla! Era il 1911 e il ladro in questione era un italiano, Vincenzo Peruggia, impiegato di un’azienda assunta dal Louvre per lavorare alle cornici e ai vetri delle opere d'arte conservate nel museo parigino. La sua scusante? Il patriottismo.
Foto di Eric TERRADE su Unsplash
Ma se pensate che Peruggia fosse una specie di Lupin, beh, no, non lo era. La sicurezza nelle sale dei musei all'inizio del '900 non era quella di oggi: all'italiano bastò nascondersi in un armadio nella notte tra il 20 e il 21 agosto e sgattaiolare fuori da una porta di servizio del museo il giorno dopo, con la Monna Lisa sotto braccio.
Foto di Dabbas su Unsplash
La Gioconda fu recuperata, ma la stessa fortuna non toccò a questo splendido dipinto di Caravaggio, intitolato "La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi", che venne sottratto a Palermo, nel 1969. L'opera d'arte in questione, infatti, non è mai stata ritrovata. Dovrebbe valere intorno ai 20 milioni di euro.
Foto: Wikipedia - Pubblico Dominio
Immaginate che stiate passando una piacevole mattinata al museo, ammirando le opere del vostro pittore preferito e che due uomini irrompano nella sala e, in tutta semplicità, stacchino dal muro due quadri e se li portino via. Sarebbe uno shock, vero? Ebbene, questo è quanto successe ad alcuni visitatori del Museo di Oslo nel 2004. Le due opere di Munch vennero recuperate, ma solo due anni dopo. Si racconta che i due ladri abbiano lasciato anche un bigliettino, con su scritto "Mille grazie per la scarsa sicurezza".
Lo scenario di uno dei furti d'arte più famosi della storia è, questa volta, il Museo di Van Gogh ad Amsterdam, teatro, a dicembre 2002, della sottrazione di due opere di Van Gogh, valutate circa 100 milioni di dollari ("La spiaggia di Scheveningen durante un temporale" e "L'uscita dalla chiesa protestante di Nuenen"). Sono state recuperate solo 14 anni dopo dalla Guardia di Finanza italiana, a casa del boss Raffaele Imperiale.
Van Gogh deve essere molto apprezzato dai ladri (e dai compratori di opere d'arte al mercato nero, a quanto pare). Nel 1978, infatti, il 'Vaso di fiori' del celebre pittore, dal valore di circa 50 milioni di euro, fu rubato dalle pareti del Museo Mohamed Mahmoud Khalil di Giza, in Egitto. Venne recuperato in Kuwait anni dopo, ma le sue peripezie, a quanto pare, non erano ancora finite, perché fu rubato di nuovo nel 2010, un giorno in cui il museo fu visitato solo da 9 persone (strano), e mai più trovato.
Foto: Wikipedia - Pubblico Dominio
Questo quadro dipinto da Rembrandt nel 1652 si è meritato questo soprannome ('Takeaway') , in quanto è stato sottratto dalle pareti della Dulwich Picture Gallery per ben 4 volte (nel 1966, 1973, 1981 e 1986). Ad aiutare i ladri nell'impresa, sono state sicuramente le dimensioni ridotte dell'opera: 29.9 centimetri per 24.9. Facilissima da nascondere, perfino sotto un cappotto!
Foto: Wikipedia - Pubblico Dominio
"Composizione con Autoritratto" di Giorgio De Chirico è, secondo gli esperti, un dipinto dal "valore inestimabile". È stato rubato nel 2017 in Francia, dalle sale del Bèziers Art Museum, e non è stato ancora recuperato. Dell'opera i ladri hanno lasciato sul posto solo la cornice e, no, nessuna pista.
Il Museo Isabella Stewart Gardner di Boston è stato il teatro di quello che la rivista ArtNews considera il più grande furto d'arte della storia. Il giorno di San Patrizio del 1990, due ladri entrarono nel museo, immobilizzarono le guardie e i presenti e rubarono ben 13 capolavori, tra cui opere di Vermeer, Rembrandt, Manet e Degas. Sembrerebbe addirittura che i due ladri siano entrati pagando il biglietto e abbiano tirato fuori le armi solo in un secondo momento.
Foto di Jennifer Shishmanian on Unsplash
Il colpevole di un'altro incredibile furto, avvenuto in Francia, ha nome e cognome, Vjeran Tomic (nella foto), ed è stato lui stesso a descrivere alla rivista New Yorker la dinamica della sottrazione dei capolavori dell'arte conservati nel Musèe d'Art Moderne de la Ville de Paris.
Ha raccontato che, durante una passeggiata lungo la Senna, vide che le finestre del museo erano simili a quelle di un appartamento dove si era intrufolato anni prima e, dopo alcuni sopralluoghi nel museo, una notte si arrampicò, entrò e si portò via ciò che voleva (un dipinto di Matisse, un ritratto di Modigliani, un quadro di Picasso, uno di Braque e altre opere, per un valore complessivo di circa 100 milioni di euro).
Foto: Chris Karidis su Unsplash
Potrebbe essere la trama di un film d'azione quella del furto perpetrato nella Schirn Kunsthalle di Francoforte il 28 luglio 1994: l'oggetto del furto furono 2 dipinti di William Turner, che si trovavano temporaneamente a Francoforte in prestito dalla Tate Gallery di Londra, e il dipinto 'Nebbia' di Caspar David Friedrich (in foto), proveniente dalla Hamburger Kunsthalle (in foto).
Foto: Wikipedia - Pubblico Dominio
A richiedere un riscatto per le tre opere fu la mafia yugoslava, ma grazie ad un'operazione della polizia (denominata Operazione Cobra) con agenti sotto copertura, pagamenti di fondi occulti, ecc. alla fine le tre opere tornarono tra le mani dei loro legittimi proprietari.
Foto: Wikipedia - Pubblico Dominio
Dalla Germania passiamo adesso alla Scozia, e precisamente al castello di Drumlanrig, dimora del Duca di Buccleuch, proprietario del dipinto di Leonardo Da Vinci intitolato "Madonna dei Fusi".
Foto: Wikipedia - Pubblico Dominio
Nel 2003 due ladri travestiti da agenti lo rubarono con estrema facilità e davanti agli occhi di due turisti neozelandesi, che non trovarono affatto strano che due poliziotti togliessero un dipinto da una parete. I due turisti credettero alla loro scusa, ovvero che si trattasse "di un'esercitazione". Il dipinto è stato ritrovato nel 2007 e oggi è conservato nella Scottish National Gallery di Edimburgo. Probabilmente un po' più al sicuro.
Foto di Filip Pižl su Unsplash
Il valore delle opere d'arte rubate nel 2015 dal Museo di Castelvecchio a Verona sarebbe di oltre 15 milioni di euro. Si trattava di 17 opere, tra cui alcuni capolavori dell'arte firmati da Rubens, Tintoretto, Mantegna e Bellini.
Foto di Klaudia Piaskowska su Unsplash
Nel caso di questo colpo nella città veneta, però, si sarebbe trattato di una vera e propria organizzazione criminale, in parte italiana e in parte moldava, che poteva contare su un aiuto dall'interno: il vigilante del museo. Fu lui che permise ai ladri di entrare evitando che scattasse l'allarme. I quadri vennero ritrovati nel 2016 in Ucraina, grazie all'azione congiunta dell'Interpol e della polizia ucraina, nascosti sotto delle sterpaglie in sacchi di plastica.
Foto di Mattia Bericchia su Unsplash
Voliamo ora in Svizzera. Il furto nel paese transalpino ebbe luogo nel 2008 e a farne le spese fu la collezione donata dall'imprenditore Emil Georg Bührle a Zurigo. Vennero rubati quattro dipinti il cui valore complessivo ammonterebbe a circa 110 milioni di euro. Due delle opere ('Campo di papaveri a Vétheuil' di Claude Monet e 'Ramo di castagno in fiore' di Van Gogh) vennero ritrovati dieci giorni dopo, mentre per il quadro di Cézanne intitolato 'Ragazzo con la maglia rossa' si dovrà aspettare il 2012, quando sarà ritrovato a Belgrado. Il 4º quadro, firmato da Degas, riapparirà a Zurigo in una data non specificata. Si tratta dell'opera intitolata 'Il conte Lepic e le sue figlie'.
Foto: Di Claude Monet - 1: Sconosciuta2: Stiftung Sammlung E.G. Bührle3: ArtDaily.com, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3540022
Anche l'opera che vedete nella foto, firmata da Monet e considerata il manifesto dell'Impressionismo, subì la stessa sorte delle precedenti e fu rubata nel 1985. I ladri entrarono nel museo pagando regolarmente il biglietto, tennero in ostaggio 9 guardie e 40 visitatori e uscirono portando via con loro 'Impressioni, levar del sole'. Fortunatamente questo capolavoro è stato ritrovato e oggi possiamo ammirarlo al Musée Marmottan Monet di Parigi.
Di Claude Monet - art database, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=23750619
Questi che vi abbiamo presentato sono solo alcuni dei furti d'arte che sono stati portati a segno negli anni. Alcuni sono ancora avvolti dal mistero, altri (fortunatamente) hanno avuto un lieto fine, ma ognuno di essi ci dimostra quanto a volte la realtà sia capace di superare la fantasia dell'uomo. Da Leonardo Da Vinci fino a Munch, passando per Caravaggio e Monet: quella dei furti dei loro capolavori è davvero una storia nella storia.