I Village People: fatti sorprendenti sugli headliner dell'insediamento di Trump
Il poliziotto, il costruttore, l'indiano d'America o il motociclista sono alcuni dei mitici membri dei Village People, un gruppo di disco music celebre per i costumi sgargianti, le melodie accattivanti, i testi suggestivi e le performance coinvolgenti.
Alcuni considerano i Village People un'icona della cultura LGBTQ. Secondo altri, invece, possono intrattenere un pubblico di tutte le età, di qualsiasi luogo del mondo e di qualsiasi orientamento politico, e si esibiranno persino all'insediamento di Donald Trump. Qual è la verità su di loro?
C'è del vero in entrambe le posizioni: l'estetica e le performance dei Village People affondano chiaramente le loro radici nella cultura disco gay di New York, epicentro di aggregazione della comunità LGBTQ. Allo stesso tempo, però, la maggior parte dei membri del gruppo si dichiara etero; inoltre l'intenzione dei produttori non era quella di dare ai Village People un'identità prettamente "gay".
Come raccontano la PBS, il Guardian e la ABC, i Village People furono fondati dai produttori francesi Jacques Morali e Henri Belolo. Ebbene sì, un gruppo che oggi viene considerato americano per antonomasia fu in realtà concepito da due europei.
I due produttori e creatori del gruppo in realtà non erano interessati a sostenere espressamente la comunità LGBTQ, ma intendevano solo monetizzare la popolarità della disco music. Morali e Belolo si ispirarono alla scena gay del quartiere Greenwich Village di New York, in cui gli uomini andavano a ballare con indosso costumi che rappresentavano professioni o identità "tipicamente maschili" come l'operaio o il cowboy.
All'epoca, i due passavano la maggior parte del tempo in studio, intenti a comporre la loro grande hit. Ad esempio, lavorarono su singoli come "Brazil" di The Richie Family. Successivamente, Morali propose di assumere il cantante afroamericano Victor Willis come frontman di un nuovo gruppo di disco music.
L'idea originale era quella di registrare brani di musica da discoteca per fare soldi in modo facile e veloce. Come si legge sul sito web dei Village People, il produttore Jacque Morali disse a Willis: "Ho sognato che tu cantavi in un album che ho prodotto e che ha molto, molto successo. Ho quattro brani. Non posso pagarti molto in questo momento, ma se sei d'accordo, ti farò diventare una star".
Il primo album non fu mai portato in concerto, ma dopo il successo i produttori decisero di trasformare i Village People in un gruppo da palcoscenico. Nel 1977 Morali e Belolo organizzarono delle audizioni a New York alla ricerca di "giovani uomini con i baffi", come riporta la PBS.
I produttori scoprirono Felipe Rose (alias l'indiano d'America, nella foto) in un locale notturno in cui ballava in costume, ma la maggior parte degli altri membri fece i provini per entrare nel gruppo.
I ballerini indossavano gli ormai emblematici costumi. Ognuno di loro rappresentava una professione o una sottocultura "macho" stereotipata. L'ufficiale di polizia, Victor Willis, era l'unico vero cantante dei Village People. Le altre voci erano fornite da coristi durante le sessioni di registrazione in studio.
Per giocare con l'immagine dell'uomo virile, il gruppo pubblicò "Macho Man", una delle canzoni più suonate ancora oggi nei raduni di Trump. Tuttavia, la loro popolarità si consolidò con "Y.M.C.A.", pubblicata nel 1978, che col tempo è diventato uno dei brani più gettonati ai matrimoni ed eventi sportivi.
"Y.M.C.A." allude chiaramente a temi legati alla scena gay. Andare in palestra insieme, esclusivamente con uomini, è il più esplicito riferimento del testo in questo senso. Pensare che andavano nella palestra dell'Associazione dei giovani cristiani!
Foto: Ronnie George / Unsplash
I riferimenti ironici alla cultura gay erano velati in modo da non offendere il pubblico generale, come riporta la PBS. Victor Willis (il "poliziotto"), cantante e mente di molti brani dei Village People, ha dichiarato alla PBS di non essere o m o s e s s u a l e e che componeva per "il mainstream".
Nel documentario radiofonico, Willis ha detto che scriveva testi che fossero adatti per persone di qualsiasi stile di vita e di qualsiasi orientamento s e s s u a l e.
Foto: Paul Zoetemeijer / Unsplash
Tuttavia, non sono mancate le polemiche. Come raccontano i membri dei Village People alla PBS, erano riusciti a convincere la Marina degli Stati Uniti ad aiutarli a girare il video della loro hit "In the Navy". La Marina pensò che la canzone potesse essere utile per trovare nuove reclute e aveva concesso loro di utilizzare la nave USS Reasoner per le riprese. Tuttavia, quando le autorità navali videro le immagini provocatorie del gruppo nel video, decisero di ritirarsi dall'accordo.
Col tempo, però, la Marina degli Stati Uniti si rese conto che l'enorme successo aveva portato a un aumento delle reclute. Henri Belolo, uno dei produttori, fu addirittura nominato ufficiale comandante della fregata USS Reasoner, diventando così marinaio onorario. Come riporta il Guardian, fu "in riconoscimento dell'eccezionale contributo... al morale della USS Reasoner, alla causa del mantenimento della Marina e al sostegno del reclutamento della Marina".
La fluidità della formazione dei Village People è evidenziata dalla carriera del cantante Victor Willis. Willis lasciò la band nel 1979 a seguito di divergenze creative e personali, ma ha fatto ritorno al gruppo nei primi anni 2000 per partecipare a una serie di esibizioni.
La maggior parte dei membri dei Village People era etero. Felipe Rose, l'indiano americano, e Glenn Hughes, il motociclista, erano apertamente gay e hanno contribuito a rafforzare l'idea che i Village People fossero composti da e per la comunità LGBTQ.
Il gruppo è inoltre apparso nella commedia musicale del 1980 "Can't Stop the Music", un film che ha fatto fiasco al botteghino ma che è diventato un vero e proprio cult nel corso degli anni. È stato il primo film della storia a vincere un Razzie Award, dando inizio a una tradizione che continua ancora oggi.
Nella foto, il produttore Henri Belolo si trova tra il poliziotto e il motociclista (quarto da sinistra).
Nel 2008 i Village People hanno contribuito a stabilire un Guinness World Record per il più grande ballo di gruppo mai realizzato. Più di 40.000 partecipanti si sono riuniti al Sun Bowl di El Paso, Texas, ballando in sincrono la famosa coreografia delle lettere "Y.M.C.A."
I Village People hanno raggiunto una tale popolarità da aver ispirato la produzione di giocattoli, vestiti e persino un gioco da tavolo, come si legge sul sito web del gruppo.
Nel corso del tempo, i Village People hanno venduto più di 100 milioni di dischi, come confermano la Biblioteca del Congresso e altre fonti. Nel 2008 hanno anche ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Negli ultimi decenni, la formazione del gruppo è cambiata costantemente, ma i Village People continuano a fare tournée in tutto il mondo. Sul loro sito web sono riportate le date e le località del tour nei prossimi mesi, dal Nevada (USA) a Londra, Mumbai o Bangalore.
Una delle loro apparizioni più eclatanti è proprio in occasione della cerimonia di insediamento di Donald Trump il 20 gennaio 2025.
È sorprendente leggere sulla pagina Facebook dei Village People che suoneranno per Trump perché vogliono che la loro musica sia apolitica, nonostante non abbia vinto il loro "candidato preferito". Beh, ci vuole un "macho man" (o forse solo un bell'assegno) per calpestare le proprie convinzioni e cantare per l'avversario!
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