Come combattere il caldo di notte (e dormire meglio)
Sei di quelli che nel cuore della notte si tolgono puntualmente le coperte, presi da fastidiose vampate di calore indipendentemente dal tempo che fa? Non sei l'unico! Secondo quanto riportato da Healthline, questo problema interessa tra il 10 e il 41% della popolazione e può incidere significativamente sulla qualità del sonno.
La temperatura interna del corpo si abbassa naturalmente durante la notte, perciò qualsiasi interruzione di questo processo può provocare una sensazione di eccessivo calore. Ciò può essere dovuto a un metabolismo accelerato, a un aumento della massa corporea, a un calo di zuccheri nel sangue, alle variazioni ormonali, a stati di ansia e ad altre condizioni di salute che influiscono sulla regolazione della temperatura corporea, anche se a volte la causa è sconosciuta.
Da non sottovalutare l'incidenza di fattori scatenanti esterni, come il consumo di a l c o l, sostanze stupefacenti e farmaci come alcuni antidepressivi, steroidi e antidolorifici.
Nelle ore notturne, la temperatura corporea si abbassa in parte grazie all'aumento del flusso sanguigno nelle mani e nei piedi. Questo processo si chiama vasodilatazione distale, come spiega Sleep Foundation.
Soffrire il caldo di notte non solo è fonte di disagio, ma può anche comportare rischi per la salute, come disidratazione ed eritema da calore.
Per abbassare la temperatura della stanza, si possono utilizzare materiali traspiranti per il letto, come il cotone o il bambù, e cuscini e coprimaterasso in gel rinfrescante. Come spiega Sleep Foundation, gli esperti in materia raccomandano di mantenere la temperatura della camera da letto intorno ai 18 gradi °C per godere di un sonno ottimale.
Tuttavia, è abbastanza frequente che le coppie che dormono nello stesso letto non si trovino d'accordo sulla temperatura della stanza: per esempio, uno dice che l'altro sprigiona calore come se fosse un forno e si sveglia intriso di sudore, mentre l'altro ha bisogno di un ambiente caldo per conciliare il sonno e non sopporta l'aria condizionata.
Le coppie che hanno esigenze diverse possono prendere in considerazione l'utilizzo di biancheria da letto individuale e di soluzioni di climatizzazione come i ventilatori da letto, che possono dirigere il flusso d'aria solo su un lato. Anche i circolatori d'aria, come il Vornado, possono essere una soluzione valida se uno dei due non gradisce il flusso d'aria diretto. Se si ha troppo caldo, si può inoltre optare per dormire con un pigiama più leggero o senza pigiama. Altrimenti, potete sempre ricorrere allo "sleep divorce"!
Foto: IKEA TOG-ether via IKEA UK Youtube
Altri fattori come l'alimentazione, la routine serale e l'ambiente della camera da letto influiscono in modo significativo sulla temperatura corporea durante il sonno. Evitare di consumare bevande o pasti abbondanti prima di andare a letto può aiutare il corpo a non riscaldarsi eccessivamente nelle ore notturne.
Può sembrare contraddittorio, ma le ricerche indicano che fare una doccia o un bagno caldo prima di dormire favorisce il sonno. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che l'organismo, una volta esposto al calore, è sottoposto a uno sforzo maggiore per cercare di abbassare la temperatura. Si ipotizza inoltre che l'acqua calda stimoli il flusso sanguigno nelle mani e nei piedi e questo consente al calore corporeo di fuoriuscire più rapidamente.
L'attività fisica regolare può migliorare la circolazione e la capacità dell'organismo di regolare la temperatura, oltre a favorire il rilassamento prima del sonno. Tuttavia, è meglio evitare gli allenamenti ad alta intensità poco prima di andare a letto, perché possono aumentare la temperatura corporea e influire sulla termoregolazione, come spiega lo Sleep Centers of Middle Tennessee.
Ad ogni modo, è importante sapere che il disagio dovuto all'eccessivo caldo di notte, soprattutto se accompagnato da altri sintomi, può indicare un problema di salute. Malattie come l'ipertiroidismo, ad esempio, possono causare un aumento della temperatura corporea. Rivolgersi a un medico può essere essenziale per ricevere un trattamento adeguato.
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