Una nuova terapia guarisce dall'HIV

Lotta all'HIV, nuove speranze
Un caso molto specifico
Una guarigione inaspettata
Cellule staminali per combattere l'HIV
Verso la fine dell'AIDS?
Altri casi di remissione grazie alle cellule staminali
Non immediatamente applicabile ad altri pazienti
Dimessa dall'ospedale 17 giorni dopo
Progresso scientifico
Ricerca (e nel frattempo, prevenzione e farmaci)
Vaccino contro l'HIV
Vaccino simile a quello anti-Covid
Cos'è l'RNA messaggero?
Un mondo migliore grazie ai progressi della medicina
AIDS: la piaga che esplose negli anni '80
Malattia controllabile con farmaci antiretrovirali
Guarire dall'HIV è possibile
Lotta all'HIV, nuove speranze

Nuovo e trascendentale passo in avanti per la scienza: un trattamento medico innovativo è riuscito a eliminare il virus dell'immunodeficienza acquisita (HIV) dall'organismo di un essere umano infetto. Si tratta della prima donna, probabilmente la terza persona al mondo (anche se negli altri due pazienti la guarigione è più controversa), a essere stata curata dall'infezione. L'annuncio, riportato dal New York Times, è stato effettuato durante un congresso sui retrovirus a Denver (USA).

Un caso molto specifico

Sebbene sia un caso di guarigione con caratteristiche molto specifiche, apre la porta a nuove possibilità per porre fine al flagello globale dell'HIV.

Una guarigione inaspettata

Infatti, la paziente era in cura per una leucemia ed è stato proprio il trattamento a cui si è sottoposta per sconfiggere la malattia a farla guarire inaspettatamente anche dall'HIV.

Cellule staminali per combattere l'HIV

Senza dubbio, questo caso rappresenta un'ulteriore prova che la terapia con cellule staminali è la strada giusta per sconfiggere l'HIV. La paziente è stata sottoposta a un trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale che ha eliminato sia la leucemia che il virus che causa l'AIDS.

Verso la fine dell'AIDS?

La fine dell'AIDS potrebbe essere più vicina. Perché, più di un anno dopo, la donna che ha ricevuto il trapianto di cellule staminali non sta prendendo alcun farmaco per l'HIV e non c'è più traccia del virus nel suo sangue.

Altri casi di remissione grazie alle cellule staminali

In precedenza, altri due uomini con infezione da HIV avevano ricevuto trapianti di cellule staminali ottenendo la remissione dell'infezione, anche se in entrambi i casi non si è parlato specificatamente di "guarigione definitiva".

Non immediatamente applicabile ad altri pazienti

Si tratta senz'altro di una svolta fondamentale nella lotta contro questo terribile virus, ma occorre sottolineare che il trattamento non è applicabile alla popolazione generale: i trapianti di cordone ombelicale sono molto complicati, sono utilizzati per le leucemie gravi e hanno un alto tasso di mortalità.

Dimessa dall'ospedale 17 giorni dopo

Fatto sta che questo caso fa fare un balzo in avanti alla ricerca scientifica. La paziente ha reagito così bene al trattamento che ha potuto lasciare l'ospedale solo 17 giorni dopo il trapianto, completamente guarita.

Progresso scientifico

Finora la tecnica del trapianto di cellule staminali del midollo osseo era stata impiegata nei pazienti con HIV con risultati buoni ma non ottimali. La differenza nel caso in questione è che sono state utilizzate le cellule del cordone ombelicale, più facili da reperire.

Ricerca (e nel frattempo, prevenzione e farmaci)

Mentre la ricerca contro l'HIV prosegue senza sosta, è importante mantenere le misure di prevenzione e la somministrazione dei farmaci attualmente a disposizione per le persone infette, in grado di rallentare sia lo sviluppo dell'AIDS che la trasmissione del virus. Cosa sappiamo di un eventuale vaccino?

Vaccino contro l'HIV

Le caratteristiche proprie del virus che causa l'AIDS rendono molto difficile lo sviluppo di un vaccino. Tuttavia, sono in corso diversi progetti in questo senso e, in particolare, la società farmaceutica Moderna ha annunciato a gennaio del 2022 l'avvio di una sperimentazione umana di un vaccino contro l'HIV in cui ripone grandi speranze.

Vaccino simile a quello anti-Covid

Il vaccino contro l'HIV che sta sperimentando Moderna ha una certa somiglianza con quello contro il Covid-19, poiché utilizza il meccanismo dell'RNA messaggero, un'innovativa tecnologia che ha rivoluzionato la medicina.

Cos'è l'RNA messaggero?

I vaccini tradizionali erano in gran parte virus attenuati che facevano sì che il nostro corpo imparasse a sconfiggere la malattia. L'RNA messaggero (o mRNA) somministrato con la vaccinazione introduce un codice DNA che permette al nostro corpo di interiorizzare una risposta immunitaria contro l'attacco di un virus.

Un mondo migliore grazie ai progressi della medicina

Se la pandemia ci ha insegnato qualcosa, è che i progressi della medicina migliorano la vita dell'umanità, per quanto le logiche settarie no vax lo neghino (ecco un buon Vademecum per smontare le argomentazioni dei no vax).

AIDS: la piaga che esplose negli anni '80

In quanto all'origine dell'HIV, l'ipotesi più accreditata è che si tratti di una zoonosi, cioè di un'infezione trasmessa all'uomo da altre specie animali. Concretamente si ritiene che passò dallo scimpanzé all'uomo intorno al 1920. Negli anni '80 ci fu un'esplosione di casi che la convertì in una piaga globale costata migliaia di vite, tra le quali quella del celebre artista Keith Haring, militante nella lotta contro l'AIDS e autore di murales come quello dell'immagine.

Malattia controllabile con farmaci antiretrovirali

Nei tragici anni '80, una diagnosi di AIDS era quasi una condanna a morte. Oggi i trattamenti disponibili hanno reso possibile alle persone infette di condurre una vita quasi normale. Ma nei paesi in via di sviluppo continua a essere una malattia che uccide migliaia di persone.

Guarire dall'HIV è possibile

Ciò che dimostra il caso della paziente curata tramite trapianto di cordone ombelicale è che la scienza è sempre più vicina a conseguire una cura definitiva e universale per l'HIV.

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